I fattori che disturbano i giovani fruitori sono legati alla ‘forma’ della comunicazione: carenze comunicative o allestimenti inadeguati allontanano la dimensione emotiva da quella cognitiva nella determinazione del valore dell’esperienza. Mai come oggi il nostro futuro è nelle mani di coloro i quali possono immaginarlo, disegnarlo ed eseguirlo. La creatività è strettamente legata ad una nuova frontiera della formazione: l’Edutainment. Il termine (coniato nel 1973 da Bob Heyman, documentarista per la National Geographic, ma già preconizzato a partire dai primi anni ‘60 dagli studi di Marshall McLuhan) illustra e sintetizza alcuni aspetti fondamentali del poter fare esperienza su un qualsiasi bene culturale, sia materiale che immateriale. Il lemma è composto dalla crasi di due sostantivi e rappresenta efficacemente due dei principali obiettivi della comunicazione culturale:
Education – Fase educativa e di apprendimento
Entertainment – Carattere di divertimento e di svago
La filosofia dell’Edutainment, quindi, concilia le esigenze di apprendimento con un sistema comunicativo incentrato su divertimento, emozione e intrattenimento in cui il gioco diviene strumento educativo.
Il focus non è solamente sugli aspetti tangibili e intangibili, ma sull’importante ruolo dell’innovazione come ponte tra la tradizione e le nuove tecnologie. Gli strumenti ICT possono diventare, dunque, importanti mezzi capaci di innestare processi creativi innovativi.